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Perché non c’è bisogno di Halloween
Lucia Bellaspiga, Avvenire
Dei fenomeni sorprendenti bisogna chiedersi il perché. E allora perché una ‘festa’ che da noi non è mai esistita, com’è Halloween, ha preso piede così rapidamente e a tappeto, tanto che persino le scuole (le scuole!) la celebrano?

«È iniziato come fenomeno commerciale, studiato per vendere gadget quando Halloween sembrava solo una carnevalata per bambini – spiega don Aldo Buonaiuto, responsabile del servizio anti-sette della Comunità Papa Giovanni XXIII –. Ma in una decina di anni si è trasformata nell’esaltazione dell’horror, una vera gara a chi riesce ad allestire l’idea più macabra». Nulla più a che vedere con la festa dei bambini che, negli Usa, passavano di casa in casa a ‘minacciare’ con la formula ‘dolcetto o scherzetto’, insomma. Le vetrine, così come l’arredo di locali e discoteche, espongono sangue e mostri, facce deformi e teste mozzate, un insulto a quanto sta accadendo nel mondo... Si va a cercare la deformazione della bellezza e della dignità del corpo, ci si ingegna per trovare l’idea più impressionante.

Ora la mia domanda è: i nostri figli, ma anche noi stessi, abbiamo bisogno di questo? In tempi già difficili e vuoti di contenuti, perché questa gara per rappresentare il male? La tradizione nasce dai druidi, sacerdoti celtici che passavano di casa in casa minacciando ‘benedizione o maledizione’: il 31 ottobre era il giorno in cui il principe delle tenebre Samain vinceva sul dio Sole per sei mesi e i contadini, impauriti, pagavano. Questa è la matrice e non a caso il 31 ottobre è il capodanno dei satanisti, i quali nel giorno di Halloween ogni anno compiono i loro riti di profanazione. Tutto questo non riguarda le persone normali, ovviamente, né tantomeno i bambini, ma perché farli ossequiare, comunque, il mondo delle tenebre? Molti genitori ci chiamano al numero verde della nostra associazione perché i loro piccoli la notte hanno gli incubi. E proprio nei giorni in cui invece celebriamo la luce dei santi e la memoria dei nostri defunti... Ormai ‘l’alternativa’ è diventata la festa cristiana, il ricordarsi dei santi (Halloween vorrebbe dire proprio Vigilia dei Santi), che sono persone realmente esistite, non fantasmi, grandi modelli di vita eroica.

La festa dei Santi, che è la celebrazione della dignità umana, è invece costretta a lasciare il posto alla notte del buio. Poi è chiaro che ogni anno succedono fatti drammatici in tutto il mondo, la notte di Halloween: l’allestimento horror, il sangue e i mostri, l’alcol, l’esaltazione di gruppo e infine la droga diventano un cocktail micidiale.

Non c’è settimana che Papa Francesco non citi l’azione del maligno, e condanni una festa che esclude Dio ed esalta ogni forma di male di cui Satana non può che essere fiero.

Noi cristiani festeggiamo e preghiamo i Santi!

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