Sarà un po' per gioco e un po' sul serio che alcuni ragazzi che riceveranno il Sacramento della Cresima in queste due prossime settimane hanno deciso di scrivere una lettera a Papa Francesco  per informarlo che presto avrebbero ricevuto la Cresima. 

Immaginate la mia sorpresa quando tra le lettere nella cassetta postale trovo una lettera con scritto come mittente: “SEGRETERIA DI STATO - Città del Vaticano”. 

Sinceramente quando l’altro giorno sono andato a prendere la posta non pensavo più alla lettera inviata dai ragazzi. Che stupore! Cosa può essere? E' arrivata una nomina, no forse una bolletta del giornale l'Osservatore Romano da pagare, no forse una pubblicità dal Vaticano, no.... ma cosa sarà?... 

Apro la lettera e vi leggo che attraverso la "prima sezione" quella degli "affari generali" della Segreteria di Stato è arrivata la risposta scritta da mons. Roberto Cona a nome del Papa alla lettera dei ragazzi cresimandi. 

L’ho capito bene leggendo questo passaggio: «Sua Santità, unendosi spiritualmente alla loro gioia, assicura un affettuoso ricordo al Signore, affinché accolgano con profonda fede e intimo fervore l’effusione dello Spirito Santo. Egli, inoltre, ricorda a tutti che la Cresima è l’inizio di una rinnovata e attiva partecipazione alla vita della Chiesa.» 

Cari ragazzi che riceverete nelle prossime due settimane il dono della S. Cresima (e penso a tutti i ragazzi delle quattro parrocchie di tutta la Comunità Pastorale): il Papa sta pregando per voi! 

E prega perché possiate accogliere con "profonda fede e intimo fervore" il dono dello Spirito Santo. Poi il Papa vi invita con delicatezza ma anche con fermezza a una RINNOVATA (non più come quando eravate bambini!) e ATTIVA (dandosi da fare!) partecipazione alla “vita della Chiesa”. 

Cari cresimandi la Chiesa ha bisogno di voi, del vostro entusiasmo e della vostra gioia, del vostro voler bene al Signore e del vostro cuore grande e generoso che non è capace di lasciare indietro nessuno per quanto povero o scartato sia dalla società. 

Quanto è importante che viviate questo Sacramento con “profonda fede”: affidandovi al Signore, riconoscendo che è bello essere amici del Signore Gesù, fidandovi di lui che vi farà capire quale sarà la vostra vocazione, la vostra missione nella vita, nella Chiesa e nel mondo. Avere “profonda fede” vuol dire preparare il cuore bene con la S. Confessione, pregare bene, continuare ad andare a Messa la domenica dopo aver ricevuto la Cresima, coltivare il rapporto personale con il Signore Gesù con la preghiera, imparare a piccoli gesti di servizio in famiglia, in Comunità, a scuola. 

Cos’è “l’intimo fervore” di cui parla il Papa? È il desiderio di diventare sempre più amici del Signore. Il Signore mi può donare tutti i doni che vuole (anche la pienezza dello Spirito Santo, come in questo caso) ma se io non voglio e non mi predispongo a ricevere nel cuore il suo dono non mi servirà a nulla. 

Devo preparare il mio cuore a ricevere lo Spirito: l'intimo fervore è alimentare la fede con la preghiera perseverante, che non si stanca neanche nelle difficoltà della vita. Nella conclusione di questa importante lettera il Papa vi affida alla protezione di Maria: imparate a pregare Maria, la mamma di Gesù, alla cui protezione vi ha affidato il Papa. E se proprio il Papa in persone vi ha affidato a Lei, da oggi pensate a Maria come a colei che ancor più vi accompagnerà e vi sarà vicino perché la vostra fede possa crescere sempre. 

Certo dovete innanzitutto volerlo voi cresimandi: Signore, aumenta la mia fede, fammi diventare innamorato di te, Signore. E se il vostro cuore sarà aperto, vedrete che il Signore in voi saprà compiere cose Straordinarie! 

Ha detto Maria “L’anima mia magnifica il Signore, e il mio spirito esulta in Dio mio salvatore!” 

Il Papa vi dona la sua Benedizione Apostolica estensibile “alle catechiste, ai familiari e a quanti partecipano alla vostra celebrazione.”

Il Papa chiede di pregare per lui. Mi raccomando ragazzi, non dimenticatevi di pregare il Papa che in questo giorno così importante per voi ha voluto restarvi unito nella preghiera. Grazie Papa!