Editoriale di don Alberto

Lunedì 13 marzo ricorre il decimo anniversario dell’elezione del cardinal Bergoglio al soglio pontificio. Ricordo bene la sera di quel 13 marzo 2013: quale grande stupore aveva suscitato il primo discorso che tenne dalla loggia della Basilica di San Pietro! Già il saluto iniziale era fuori dai protocolli pontifici: Fratelli e sorelle, buonasera! Subito si è creata una grande vicinanza tra il papa appena eletto e tutti i fedeli che lo stavano ascoltando: con le prime parole, un semplice saluto, ha creato familiarità con tutti i fedeli. Una familiarità quantomeno inusuale e inaspettata. Il farsi poi chiamare “Vescovo di Roma”, titolo umile del Pontefice, che sembra voglia rinunciare a titoli più altisonanti. Un papa umile. Ha destato grande stupore anche la preghiera per il papa emerito, grande delicatezza verso il predecessore. E così papa Francesco ha iniziato a farci pregare con assoluta semplicità, in un momento così solenne: dicendo insieme le preghiere più semplici e conosciute da tutti. E poi le parole che dicono l’inizio di un cammino del Pastore con il suo popolo, un cammino che si fa insieme, un’anticipazione di quello che ora chiamiamo “cammino sinodale”. Cammino tra fratelli, capaci di relazioni di fraternità, a partire dalla preghiera reciproca. Il primato di Roma sulle altre chiese è espresso chiaramente come primato di chi presiede nella carità: E adesso, incominciamo questo cammino: Vescovo e popolo. Questo cammino della Chiesa di Roma, che è quella che presiede nella carità tutte le Chiese. Un cammino di fratellanza, di amore, di fiducia tra noi. Preghiamo sempre per noi: l’uno per l’altro.  La cosa che più mi ha sorpreso di papa Francesco, sentendosi parte del Popolo di Dio, è stata quando papa Francesco ha chiesto una preghiera per lui prima di iniziare a benedire il popolo. Scende un grande silenzio in piazza san Pietro. E adesso vorrei dare la Benedizione da Papa, papa Francesco chiede di essere lui a ricevere la Benedizione del suo popolo. E adesso vorrei dare la Benedizione, ma prima - prima, vi chiedo un favore: prima che il vescovo benedica il popolo, vi chiedo che voi preghiate il Signore perché mi benedica: la preghiera del popolo, chiedendo la Benedizione per il suo Vescovo. Facciamo in silenzio questa preghiera di voi su di me. Quella sera abbiamo respirato il clima di una chiesa che con il suo Pastore è in cammino verso il Signore! In questi giorni non dimentichiamo di pregare per papa Francesco, come lui insistentemente ci chiede di fare.

don Alberto

 

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