«Portate nel mondo la Croce di Cristo», Via Crucis quaresimale
«Portate nel mondo la Croce di Cristo», Via Crucis quaresimale
Nelle zone
«Portate nel mondo la Croce di Cristo» è il titolo della Via Crucis quaresimale che sarà presieduta dall’Arcivescovo nelle Zone pastorali della Diocesi.
Le riflessioni contenute all’interno dell’omonimo sussidio (scarica in formato pdf) sono proposte da alcuni giovani contattati dalla Pastorale giovanile, hanno il sapore della freschezza e rivelano il desiderio di un sincero cammino di fede. Per i giovani – che dovrebbero essere particolari protagonisti nella celebrazione – l’appuntamento della Via Crucis vuole essere un momento di avvicinamento alla Giornata mondiale della Gioventù di Lisbona (1-6 agosto). Ricordando il passaggio della Croce che avviene alle Giornate mondiali, una stessa Croce verrà portata nelle diverse Zone.
Negli incontri con l’Arcivescovo verranno meditate le stazioni IV, VIII, XI, XIV, ma il testo qui scaricabile può essere utilizzato sia dalle comunità parrocchiali, sia per la preghiera individuale.
Il programma
Venerdì 3 marzo, ore 20.45, Cassina De’ Pecchi (Zona VII); partenza dal piazzale della metropolitana, arrivo in Santa Maria Ausiliatrice.
Martedì 7 marzo, ore 20.45, Castellanza (Zona IV); partenza da San Bernardo, arrivo a San Giulio
Venerdì 10 marzo, ore 20.45, Seregno (Zona V); partenza dalla Basilica di San Giuseppe, arrivo in Santa Valeria
Martedì 14 marzo, ore 20.45, Luino (Zona II); partenza dall’Oratorio di San Luigi, arrivo al Santuario del Carmine
Venerdì 17 marzo, ore 20.45, Melegnano (Zona VI); partenza dall’Oratorio di San Giuseppe, arrivo in Piazza del Castello
Mercoledì 22 marzo, ore 20.45, Milano (Zona I); partenza da San Giovanni Bosco, arrivo alla Madonna dei Poveri
Martedì 28 marzo, ore 20.45, Oggiono (Zona III); partenza e arrivo in Santa Eufemia.
La preghiera
«Le nostre mani alzate al cielo» è il titolo di una preghiera familiare per il primo venerdì di Quaresima (3 marzo), quando, secondo le indicazioni dell’Arcivescovo, siamo particolarmente invitati a pregare e a digiunare per chiedere il dono della pace. Con la simbologia delle mani viene offerto un testo semplice e familiare che riconosce la pace come dono del Signore e come impegno dell’uomo.