97ma Giornata dell'Università Cattolica

L’inaugurazione nel centenario


L’Università Cattolica del Sacro Cuore, inaugurata a Milano il 7 dicembre 1921, festeggia quest’anno i suoi primi 100 anni di attività. 

Nasce, in un tempo in cui i cattolici erano di fatto ai margini della vita culturale e politica del Paese, grazie alla tenace opera di P. Agostino Gemelli e dei suoi validi collaboratori: Armida Barelli, mons. Francesco Olgiati, Ludovico Necchi, Ernesto Lombardo. Sin dagli inizi essa mira a formare non solo studenti preparati sul piano scientifico e professionale ma anche persone mature, che possano responsabilmente mettere a frutto le loro doti a servizio della Chiesa e della società. Per questo i cattolici italiani la sostengono sin dai primi anni, anche economicamente quando si rende necessario, attraverso una fitta rete di delegati e di amici presenti nelle diocesi e nelle parrocchie. 

Lungo gli anni, pur tra mille difficoltà, l’Università Cattolica del Sacro Cuore è andata sempre più crescendo e oggi è uno dei più importanti atenei del Paese con 45.000 iscritti, 12 facoltà, quasi 100 corsi di laurea e cinque Campus: Milano, Piacenza, Cremona, Brescia e Roma, dove è presente anche il Policlinico Universitario “A. Gemelli”. 

Si tratta indubbiamente di un’organizzazione molto vasta e dal funzionamento complesso, ma è anche una realtà molto ricca, dinamica e sempre aperta al futuro!


Che cosa offre oggi l’Università Cattolica


Anzitutto un cospicuo patrimonio di studiosi che svolgono attività di ricerca scientifica nei più diversi campi del sapere e sui fronti più avanzati: pensiamo ad esempio alla ricerca in campo medico o allo sviluppo delle più moderne tecnologie applicate all’agricoltura; oppure alle scienze storico-letterarie che portano alla luce il tesoro di sapienza e di bellezza che ci proviene dal passato. 

In secondo luogo la Cattolica è attivamente impegnata in quella che oggi viene chiamata la “terza Missione” dell’Università: questa espressione indica il dialogo tra un Polo universitario e il proprio territorio. Si tratta di un reciproco trasferimento di conoscenze, di tecnologie, di esperienze, di progetti e di cultura che contribuiscono al progresso civile ed economico della società.

Infine, l’Università Cattolica è una comunità di persone. E questo lo si avverte ancora di più in questo periodo di pandemia, con le limitazioni imposte dalla didattica a distanza. E’ un ambiente dove la trasmissione del sapere non è veicolata solo dai libri ma anche dall’incontro e dal confronto diretto degli studenti con i docenti, dalla partecipazione ad attività extracurriculari e a proposte formative che arricchiscono l’esperienza universitaria. 


Mario Girolimetto


 

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