La Croce dello stupore
La Croce dello stupore
Per la preghiera dei ragazzi in quaresima
Il percorso di Quaresima dell'oratorio «Che meraviglia!» ha il suo "strumento" nella Croce dello stupore a cui è abbinato il libretto per la preghiera personale di ragazze e ragazze in cammino "a occhi aperti" verso la Pasqua. Il crocifisso sarà un segno di una presenza costante sulla scrivanie dei ragazzi mentre fanno i compiti, disegnano, giocano e poi sarà l'oggetto (anzi il "soggetto") a cui rivolgere lo sguardo per innalzare al Signore Gesù non solo la preghiera personale ma anche quella di tutta la famiglia, specialmente la domenica (grazie allo schema di celebrazione che la Diocesi metterà a disposizione).
Sarà da tutti avere un crocifisso in casa? Forse sì. Di solito è appeso al muro, sopra a una porta oppure dentro qualche cassetto. Ma i bambini e i ragazzi ne avranno uno per loro con cui pregare?
Nell’esperienza della scorsa Quaresima in quarantena, ci siamo accorti anche che in molte famiglie il crocifisso non c’era. Eppure non può mancare, soprattutto se stiamo invitando tutti ad avere in casa (o in cameretta) un «angolo della preghiera» in cui ritrovarsi da soli o insieme. E allora? Ecco la Croce dello stupore. Pensata con il suo piedistallo per occupare un «angolo» di un tavolo, di una scrivania o di una mensola, in cui metterci anche un vangelo e un libretto per le preghiere.
Nella Croce dello stupore Gesù è lì “a occhi aperti”, attorniato dai bambini e da ragazzi e ragazze. Sembra sorridere perché sa che il Padre ha un amore sconfinato che passa attraverso il sacrificio della Croce ma arriva fino al cuore di ciascuno, per illuminarlo. È così che i nostri occhi si aprono alla contemplazione e allo stupore e si aprono. È così che restiamo A OCCHI APERTI.
Questa Croce è capace anche di narrare. Su di essa sono riprodotte le immagini principali del vangelo dei due discepoli di Emmaus (Lc 24, 13-35) che è l’icona di questo anno oratoriano: sono rappresentati il momento in cui Gesù si mette in cammino con i due discepoli (che è il segno della Quaresima che vorremmo vivere camminando con il Signore) e il momento dello spezzare il pane (che è il segno della Pasqua che ci apre alla meraviglia di una vita nuova).