A come Abele, Z come Zappa... e 90 anni
A come Abele, Z come Zappa... e 90 anni
Buone Notizie
Difficile conglobare in un solo termine quasi 80 anni di vita lavorativa: artigiano eclettico in quanto in qualsiasi attività inerente la lucidatura dei prodotti, siano essi pannelli, mobili, cornici, sculture, usciva la innata capacità di rendere bello, alla vista e al tatto, ciò che gli acquirenti chiedevano, architetti professionisti o utilizzatori finali.
“La cà a la Möia, la butèga a Figìn,la fed e la gesa a Munzurè,ul lavurà in duè ch’el ghera,e per furtuna l'è mai mancà”:
in questi pochi chilometri quadrati che definiscono il suo vissuto, Abele ha concretizzato le sue aspirazioni realizzandosi come uomo, come lavoratore, come figura carismatica della numerosa “tribù dei Zappa”.
Nasce alla Moia il 12 marzo 1935; normale iter alle scuole elementari; in bicicletta da garzone a Verano Brianza; collaboratore nella bottega di Luigi Seveso (ai tempi rinomata officina canturina di doratura); 1963 artigiano in proprio nel locale sotto casa; 1984 acquisto del capannone a Figino Serenza; 1998 cessione attività a favore dei nipoti Fabrizio e Tiziano; oggi ancora attivo in lavori di volontariato, “perchè a stà cun i man fermi sun minga bun”.
Cabina di aspirazione, piani di appoggio, carrelli, pistole a spruzzo, tamponi di ovatta, panni, carte abrasive, colori naturali e sintetici, vernici e solventi, oro in lamine: materiali, utensili e strumenti utilizzati dalle sue mani esperte nei lavori di lucidatura, laccatura, doratura, da qui l'eclettismo nominato prima.
“In certi mestee i man e fan no rumur,bisogna fai nà in silenzio,cun tanta pazienza, e i risultà e vegnen”:
come si fa a dargli torto.
Il crocifisso in noce che pochi notano perché sistemato ad una certa altezza sopra l'altare della chiesa vecchia, è considerato da Abele uno degli apici del suo percorso professionale.
“Intant che lavuravi guardavi la facia del Signùr e me pareva ch’el piangeva”. Chi ha avuto la fortuna di assistere al lavoro di ripristino, sottolinea la bontà di Abele nel ridare lo splendore originale all'opera in massello di noce, lavorando sui minimi particolari, purtroppo poco visibili considerata la posizione sottostante la cupola. La mia breve, nel tempo, familiarità con Abele, non mi impedisce di rilevare un suo “piccolo” difetto: è tifoso della Juventus.
Auguri anche da tutta la Comunità