Il 29 settembre, festa liturgica dei Santi Arcangeli (S. Michele, S. Raffaele, S. Gabriele), poiché la chiesa parrocchiale è dedicata a S. Michele Arcangelo si tiene la festa patronale di Figino. Quest’anno il 29 settembre è domenica: celebreremo la S. Messa solenne patronale della Parrocchia e del Paese di Figino Serenza alle ore 11:00, al termine l’esibizione del Corpo Musicale La Serenza.
Lunedì 30 settembre la S. Messa delle ore 18:30, con la presenza delle autorità cittadine, e concelebrata dai sacerdoti che operano e hanno operato nella parrocchia e coloro che sono nativi di Figino, sarà presieduta da don Attilio Anzivino in occasione del suo 30° anniversario di ordinazione presbiterale. In queste due celebrazioni solenni pregheremo per tutti i defunti della parrocchia.
Con il patrocinio del Comune e la collaborazione delle numerose associazioni figinesi la festa patronale è proprio la festa di tutto il paese. Un grazie speciale alla Proloco di Figino, al suo presidente Francesco Moscatelli e a tutti i volontari della Proloco per il loro coordinamento delle diverse attività della festa.
Ringrazio la presenza del Giardino dell’Infanzia S. Carlo Borromeo con la Pesca di beneficenza. Grazie anche al Teatro Indirigibile e all’associazione Chiara BIB per le iniziative messe in campo in occasione della festa.
Grazie anche a tutti i volontari che si occuperanno del servizio ristoro lungo i giorni della festa.
Evidenzio in particolare la cena comunitaria di giovedì 26 settembre alle ore 19:30 in oratorio. Una cena in cui da qualche anno stiamo sottolineando il tema dell’accoglienza. Saranno presenti anche quest’anno i due giovani afghani Fareshta e Farzad che sono arrivati nella nostra Comunità nel maggio del 2023 grazie ai corridoi lavorativi per i rifugiati. Farzad dopo aver compiuto i sei anni di studi universitari per diventare dentista in Afghanistan, nel 2020 aveva iniziato a lavorare in uno studio dentistico con il fratello. A maggio 2021 le truppe americane hanno iniziato il ritiro da Kabul, ritiro completato entro l’agosto di quell’anno lasciando il paese in mano ai talebani. Ricordiamo con orrore le tragiche immagini di un popolo che cerca in massa di fuggire dal proprio paese. Anche Farzad e Fareshta hanno dovuto riparare nascondendosi prima in Pakistan e poi, un anno e mezzo dopo, tramite il primo corridoio lavorativo europeo sono riusciti ad arrivare in Italia. Come Comunità li abbiamo ospitati in collaborazione con Novo Millennio, cooperativa della Caritas. Farzad, dopo aver imparato l’italiano e non avendo visto riconosciuto gli studi fatti, ha dovuto riprendere a studiare in italiano i corsi per poter diventare prima assistente alla poltrona per poi diventare dentista. È assunto dalla dottoressa Maria Cristina Grangia di Cantù, ed è proprio tramite questo studio dentistico che è riuscito a partecipare al progetto “EU Passworld – Corridoi lavorativi”. Proprio per questo la dottoressa Grangia ha ricevuto a Roma lo scorso 19 giugno, presenti anche Farzad e Fareshta, il premio Welcome. Working for refugee integration che l’UNHCR conferisce annualmente alle imprese italiane che si distinguono per l’integrazione lavorativa dei beneficiari di protezione internazionale.
il vostro parroco, don Alberto