Riflessione di don Mario

Novena in preparazione alla Festa dell’Assunta: “La preghiera di Maria, la nostra preghiera con Maria.” In questo anno di preghiera che ci sta preparando al Giubileo, la novena dell’Assunta ci permetterà di ascoltare le parole e i silenzi di Maria. 
Cercheremo di capire come lei porta la Parola e il Verbo, e come può aiutarci a entrare nelle nostre vere parole, quelle che ristabiliscono l'intimità con il Padre, con il Figlio nello Spirito Santo. Maria, la cui voce si sente così poco nei Vangeli, ha pronunciato sette frasi. 
Esse sono accompagnate da gesti e posture interiori. Sta a noi coglierle con le orecchie del cuore per accoglierle e custodirle nel nostro intimo come lei stessa ha fatto: “Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore” (Lc 2,19). 
L'atteggiamento di Maria è l'opposto di quello raccontato nella storia della “caduta” di Adamo ed Eva (cfr. Gen 3,2-7). Le conseguenze di questo peccato delle origini riguardano tre atteggiamenti: innanzitutto la priorità data all'esteriorità, cioè alla distrazione, alla frammentazione o alla dispersione; poi, la paura di Dio, considerandolo un rivale, un giudice o, peggio, un avversario; infine, il dimenticarsi di ciò che siamo, da dove veniamo e dove andiamo, dimenticanza come anche illusione d'amore. 
Ma Maria, con i suoi silenzi, il suo adattarsi e le sue parole, ci insegna un'attitudine completamente diversa: la priorità dell'interiorità, la fiducia in Dio nostro Padre e infine la memoria viva delle sue benedizioni. “Le parole di Maria”; “Come avverrà questo?”; “Avvenga per me secondo la tua parola”; “Perché mi hai fatto questo?”; “L’Angelo entrò da lei”; “Lo trovarono nel tempio”; “Maria conservava tutte queste cose, meditandole nel suo cuore”; “Figlio, ecco tua madre”.

don Mario

 

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