Lettera dei sacerdoti e catechisti ai papà, alle mamme dei bambini della Quarta Elementare

Cari papà e care mamme, vi scriviamo in merito alla celebrazione della Prima Santa Comunione dei vostri figli, tappa importante e bella del cammino di fede, non solo per i ragazzi, ma anche per voi famigliari e per tutta la comunità cristiana. 
Giorno indimenticabile quello della Prima santa Comunione. 

San Giovanni Paolo II, parlando ai bambini della Prima Comunione il 14 giugno 1979, diceva: 
“Cari bambini e bambine! Vi siete preparati alla vostra Prima Comunione con tanto impegno e tanta diligenza, e il vostro primo incontro con Gesù è  un momento di intensa commozione e di profonda felicità. Ricordate per sempre questo giorno benedetto della Prima Comunione! Ricordate per sempre il vostro fervore e la vostra gioia purissima! (…)
Cari bambini! Ricevete spesso Gesù! Rimanete in lui; lasciatevi trasformare da lui! 
Non dimenticatelo mai! Gesù vuole essere il nostro amico più intimo, il nostro compagno di strada.
Ricevete spesso Gesù per non dimenticare mai il paradiso, per essere sempre in marcia verso la casa del Padre Celeste, per gustare già un poco il paradiso!
Questo aveva capito Domenico Savio, che a sette anni ebbe il permesso di ricevere la Prima Comunione, e in quel giorno scrisse i suoi propositi: “Primo: mi confesserò molto sovente e farò la Comunione tutte le volte che il confessore mi darà licenza. Secondo: voglio santificare i giorni festivi. Terzo: i miei amici saranno Gesù e Maria. Quarto: la morte ma non peccati”.
Ciò che il piccolo Domenico scriveva tanti anni fa (nel 1849) vale ancora adesso e varrà per sempre.

Carissimi, concludo dicendo a voi, bambini e bambine, mantenetevi degni di Gesù che ricevete! Siate innocenti e generosi! Impegnatevi a rendere bella la vita a tutti con l’obbedienza, con la gentilezza, con la buona educazione! Il segreto della gioia è la bontà!
E a voi, genitori e parenti, dico con ansia e con fiducia: amate i vostri bambini, rispettateli, edificateli! Siate degni della loro innocenza e del mistero racchiuso nella loro anima, creata direttamente da Dio! Essi hanno bisogno di amore, di delicatezza, di buon esempio, di maturità! Non trascurateli! Non traditeli!”

Carissimi papà e mamme, i giorni che stiamo vivendo sono davvero particolari. 
Le ultime norme in materia di coronavirus prorogano fino a dopo Pasqua le restrizioni. Non sappiamo ancora se e quando riprenderanno la scuola e la catechesi. Intuiamo che la ripresa della normalità avverrà gradatamente e per stadi successivi.  Per questo riteniamo che a maggio non sia consigliabile e prudente ipotizzare di proporre momenti aggregativi dove coinvolgere numeri considerevoli di persone, come per la celebrazione della Prima Santa Comunione. Non solo, alcune famiglie hanno parenti che abitano in altre città o regioni. 
Per partecipare alla Prima santa Comunione dovrebbero mettersi in viaggio, oppure rinunciare alla loro presenza. 

Insomma, abbiamo valutato che per il mese di maggio non ci sono le condizioni per una adeguata e serena preparazione e partecipazione ad un evento così importante. 
Per questo la celebrazione della Prima Santa Comunione verrà spostata dopo la pausa estiva, quando riprenderà il nuovo anno di catechesi. 
Durante il mese di Ottobre è già programmata la celebrazione della Santa Cresima. La Prima Santa Comunione sarà quindi  celebrata nella nostra Comunità pastorale  domenica 8 novembre alle ore 11.00 (Novedrate ore 10.30). 

Cari genitori vi ringraziamo per l’attenzione e la passione con la quale amate i vostri figli. 
Sentite vicini al vostro impegno i catechisti e noi sacerdoti. Mentre vi porgiamo gli auguri per la santa Pasqua ormai vicina, vogliamo concludere con queste parole che Papa Francesco ha pronunciato nel Momento straordinario di preghiera in tempo di epidemia lo scorso 27 marzo: “In Te Signore gettiamo ogni nostra preoccupazione perché Tu hai cura di noi”.  La cura di Gesù per noi è la roccia solidissima che ci accompagna nell'avventura della nostra vita. Ci auguriamo scambievolmente di non dimenticarcene mai.
Cordialmente,

don Arnaldo, don Mario, don Giancarlo, don Giacomo,
don Materno e don Egidio e tutti i catechisti dei vostri figli.


 

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