Lettera di Natale dell’Arcivescovo Mons. Mario Delpini

La preghiera per le vocazioni è disporsi ad aprire la porta e ad accogliere Gesù.
L’apprensione per il ridursi del numero di coloro che si rendono disponibili al servizio della comunità come ministri ordinati e come persone consacrate induce a immaginare che si tratti soprattutto di chiedere a Dio che provveda, chiamando qualcuno in più. 
Come Vescovi delle Chiese di Lombardia desideriamo piuttosto ricordare a tutti che ogni battezzato riceve la grazia di essere chiamato per nome a seguire Gesù per avere la vita, la pienezza della vita. La grazia produce molto frutto, ma chiede di essere accolta. Invitiamo a meditare l’immagine di Gesù che sta alla porta. Bussa. Desidera entrare nella vita di ciascuno perché ciascuno accolga il desiderio di Gesù di essere amico, compagno di viaggio, Signore e salvatore. Vogliamo anche noi, Vescovi di Lombardia, bussare alla porta di ogni storia di fede e d’amore e insistere nell’invitare a pregare per le vocazioni tutte le comunità di Lombardia e tutti gli uomini e le donne che amano la Chiesa. La preoccupante riduzione di giovani che si rendono disponibili per la vita consacrata nei seminari e nei noviziati, così come la riduzione di matrimoni celebrati come sacramenti per dare compimento alla vocazione alla vita coniugale, sono il segnale di una crisi di fede che rattrista le nostre Chiese.
Gesù è vivo. Gesù desidera incontrarci: “Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi” (Mt 11,28). Gesù bussa alla porta della sua Chiesa e alla porta di ciascuno: desidera entrare e farsi riconoscere nello spezzare il pane, offrire il pane di vita eterna, donare lo Spirito Santo come acqua che disseta e zampilla per la vita eterna.
La preghiera per le vocazioni trova un’immagine suggestiva nell’accogliere i desideri di Gesù: “Rimanete in me e io in voi. […] Chi rimane in me […] porta molto frutto” (Gv 15,4-5); “Ecco: sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me” (Ap 3,20).
Preghiamo per le vocazioni: cioè, apriamo la porta perché entri Gesù, ci doni il suo Spirito e doni a ciascuno la grazia di vivere la propria vita come vocazione alla pienezza della gioia, nel praticare la libertà come decisione di amare secondo la forma personale che il discernimento sa riconoscere.

 

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